Coordinatore: Don Francesco Zaccaria
Segretario: Pierpaolo Pacello
Il coordinamento del settore pastorale della curia segue il paradigma detto della ‘pastorale integrata’. Dal momento che la chiesa italiana, negli ultimi anni, dalla impostazione pastorale settoriale calibrata sulle tre funzioni dell’agire ecclesiale (catechesi, liturgia, carità) ha fatto la scelta di una pastorale tutta centrata sulla persona e i suoi ambiti di vita¹.
Per pastorale integrata si può intendere quello stile pastorale sinodale con cui la chiesa locale, tenendo insieme le risorse tanto alla base del territorio diocesano (fra soggetti e settori pastorali) quanto al vertice (fra direttori di uffici diversi e servizi pastorali offerti), si impegna ad elaborare ed offrire progetti pastorali ‘unitari’, non partendo da schemi pastorali preconcetti ma in ascolto del vissuto concreto della gente e in stile di accoglienza.
Il coordinamento del settore pastorale è primariamente al servizio di questo stile sinodale di chiesa supportando l’intero processo di progettazione pastorale diocesana, adottando il metodo del discernimento ecclesiale fra i diversi soggetti pastorali e impegnando risorse adeguate a rendere effettivo e sistematico un tale ascolto, allargato peraltro al contesto sociale in cui la Chiesa vive.
Il coordinamento provvede a far interagire:
a) i singoli uffici pastorali della curia su progetti condivisi a servizio di interventi pastorali intorno agli ambiti di vita suggeriti dagli orientamenti pastorali (nazionali e diocesani).
b) lo staff dei direttori (tot.17) con i vicari zonali (tot.12) e i parroci (tot.56) per vagliare se le offerte pastorali elaborate in seno agli uffici della curia sono congrue con le domande emergenti dalle comunità e per seguire e verificare la loro implementazione.
Il coordinamento è guidato da un coordinatore che si avvale di una segreteria unica del settore pastorale della curia per il raggiungimento degli obiettivi del coordinamento e la realizzazione dei suoi compiti.
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¹Nel 4°convegno ecclesiale di Verona (2006) furono individuati 5 ambiti di vita, che potrebbero diventare, in una logica di pastorale integrata, altrettanti ‘raccordi’ operativi per quegli uffici che, ognuno col suo specifico ma condividendo dei progetti d’intervento, si occupano della stessa persona in quella specifica situazione di vita (o passaggi): e sono l’affettività, il lavoro e la festa, la fragilità, la tradizione, la cittadinanza. I nuovi Orientamenti CEI per l’annuncio e la catechesi (2014) parlano di ‘soglie’ di vita, potenziali ‘soglie’ di fede: essere figli (genitorialità/vita), essere cercatori (l’avventura educativa), riscoprirsi amanti e amati (affettività), essere appassionati e compassionevoli (lavoro/festa/politica), scoprirsi fragili (malattia/morte/lutto). Per un approfondimento del paradigma di “pastorale integrata” si vedano anche le indicazioni emerse dai due convegni unitari degli uffici CEI del 1996 (Assisi) e 2004 (Lecce).