16a Giornata Nazionale per la Custodia del Creato

Verso una «transizione ecologica»

La 16a Giornata Nazionale per la Custodia del Creato

 

La Giornata Nazionale per la Custodia del Creato, che oggi celebriamo, assume quest’anno una connotazione tutta particolare. Essa è, infatti, inserita in un cammino che vedrà la Chiesa italiana riflettere in maniera più approfondita sui temi ambientali nella 49a Settimana sociale dei Cattolici italiani, prevista a ottobre a Taranto, dal titolo «Il pianeta che speriamo. Ambiente, lavoro, futuro. #tuttoèconnesso».

La strada che stiamo percorrendo ci porta a percepire l’urgenza ecologica che il nostro pianeta vive. Non si tratta di un mero interesse per la natura, ma della consapevolezza che ogni nostro intervento su di essa si ripercuote sul mondo intero e su chi questo mondo lo abita.

Il cambiamento climatico, l’alto tasso di inquinamento, le manipolazioni dell’uomo sugli organismi viventi richiedono una vera e propria “transizione ecologica” che stravolga il nostro modo di pensare e cambi radicalmente la nostra idea di progresso e di sviluppo. Proprio a questa “transizione” o “conversione” ecologica invitava papa Francesco nel capitolo VI della lettera enciclica Laudato si’. In essa, al n. 220 leggiamo: «Tale conversione comporta vari atteggiamenti che si coniugano per attivare una cura generosa e piena di tenerezza. In primo luogo implica gratitudine e gratuità, vale a dire un riconoscimento del mondo come dono ricevuto dall’amore del Padre […]. Implica pure l’amorevole consapevolezza di non essere separati dalle altre creature, ma di formare con gli altri esseri dell’universo una stupenda comunione universale. […] Inoltre, facendo crescere le capacità peculiari che Dio ha dato a ciascun credente, la conversione ecologica lo conduce a sviluppare la sua creatività e il suo entusiasmo, al fine di risolvere i drammi del mondo, offrendosi a Dio “come sacrificio vivente, santo e gradito” (Rm 12,1)».

Sentiamoci anche noi coinvolti in questo graduale processo. Siano le nostre comunità ecclesiali luogo di educazione e formazione ecologica. Le nostre assemblee liturgiche, «fatte voce di ogni creatura», sappiano lodare il Signore attraverso una cura amorevole verso l’intero creato per costruire, già da oggi, le basi del Regno di Dio, Regno di giustizia, di amore e di pace.

 

+ Giuseppe Favale