Lettera del nuovo vescovo eletto alla Diocesi di Tricarico

Carissimi amici e amiche della Chiesa di Tricarico,

mi presento a voi per rivolgervi il mio primo saluto, nel momento in cui viene resa pubblica la volontà del Santo Padre Francesco di mandarmi come nuovo pastore della vostra Chiesa e che da oggi posso dire, con grande gioia, nostra.

          La mia trepidazione è grande, poiché sono consapevole della responsabilità che mi attende, però sono convinto, al tempo stesso, che è l’Agnello il nostro Pastore che ci guida alle fonti delle acque della vita (Ap 7,17) e, pertanto, io e voi dobbiamo metterci alla sequela del divino Maestro per crescere verso la piena maturità umana e cristiana.

Desidero raggiungervi in punta di piedi per mettermi in cammino insieme a voi sulle strade di un mondo che sta cambiando, offrendoci nuove opportunità di evangelizzazione.

Non vengo per fare da padrone sulla vostra fede. Vengo come fraterno collaboratore della vostra gioia, perché nella fede voi già siete saldi (2 Cor 1,24) per l’abbondante semina che i Pastori che mi hanno preceduto hanno fatto aiutandovi a crescere in Cristo.

A questo proposito il mio saluto va a Mons. Nicola Urgo che ha retto la Diocesi in questi mesi di transizione, nel solco del paterno ministero di S. Ecc.za Rev.ma Mons. Vincenzo Orofino, che abbraccio fraternamente e che per dodici anni è stato per voi vescovo e amico.

Desidero anche fare memoria di tutti i Pastori che hanno edificato la nostra Chiesa locale con la loro umanità e santità. Consentitemi un particolare ricordo per il Venerabile Mons. Raffaello Delle Nocche che ho imparato a conoscere nel Seminario Regionale Pugliese “Pio XI” di Molfetta, annoverato tra i suoi celesti protettori. Alla Sua intercessione affido il mio ministero e il nostro comune cammino di chiesa.

Un pensiero fraterno rivolgo a voi, carissimi confratelli Presbiteri che con fedeltà servite il popolo santo di Dio; fin da questo momento mi pongo al vostro fianco, non solo perché preziosi collaboratori del vescovo, ma anche perché desidero costruire con ciascuno di voi una relazione paterna e fraterna per una crescita reciproca. Lavoriamo e camminiamo insieme perché la fraternità è la prima testimonianza che i nostri fratelli chiedono a noi.

Saluto con affetto i Seminaristi e tutti i giovani che lasciandosi interpellare dalle grandi domande della vita si preparano a scelte importanti.

Il mio pensiero grato va ai Religiosi e alle Religiose presenti nella Diocesi; è un segno di grazia che la nostra Chiesa sia stata grembo fecondo che ha generato l’Istituto delle Suore Discepole di Gesù Eucaristico, una grazia che diventa preziosa eredità da custodire con amore.

Saluto cordialmente i Fratelli e le Sorelle delle diverse Chiese e comunità cristiane e i credenti delle diverse Religioni, nel rispetto delle diversità si può camminare insieme offrendo la testimonianza della coerenza per leggere insieme quei segni dei tempi che lo Spirito suscita per la crescita comune.

Un pensiero fraterno rivolgo ai Fratelli e Sorelle che si professano non credenti, ma che con buona volontà desiderano contribuire alla costruzione del bene comune; il dialogo e il rispetto fraterno ci consentiranno di percorrere insieme strade  di crescita comune.

Saluto con profonda stima le Autorità civili e militari del territorio, consapevole che, pur nel rispetto dei ruoli e dei contesti diversi, siamo chiamati al dialogo e alla collaborazione per la crescita del bene comune del nostro bel territorio. Un territorio che non è e non deve mai diventare una periferia dimenticata, ma quella bella periferia che ha come risorsa preziosa i grandi valori umani che una falsa civiltà rischia di cancellare in favore di un profitto proposto come facile benessere.

E abbraccio con fraterno affetto tutti voi Fratelli e le Sorelle della cara Chiesa di Tricarico.  Se pur virtualmente vedrete subito il mio volto, io attendo di vedere i vostri volti appena ci incontreremo personalmente per iniziare questo cammino comune alla scuola di Gesù nostro unico Maestro. Consentitemi di chiedervi subito un grande regalo: la preghiera, ne ho bisogno.

          Desidero avvicinarmi con la delicatezza del buon samaritano a tutti quei fratelli e sorelle che vivono l’esperienza amara della sofferenza, della solitudine, della disoccupazione, della malattia e di ogni genere di disagio spirituale e fisico: cari amici non ho né argento né oro ma quello che ho ve lo dono: nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno, alzatevi e camminate (At 3,6). Tutta la comunità cristiana ha il dovere di essere grembo fecondo perché le vostre speranze rinascano in Cristo, unica vera speranza del mondo intero.

Accarezzo con mano filiale il volto rugoso e sapiente degli anziani, chiedendo loro di non farci mai mancare il saggio consiglio, necessario per la costruzione di un futuro migliore.

Mi permetterete di rivolgere il mio grato pensiero alla madre che mi ha generato alla fede e alla vocazione: la amata Chiesa di Conversano-Monopoli.

Al caro vescovo Giuseppe, al vescovo emerito Domenico, ai confratelli Presbiteri e Diaconi la mia gratitudine per la stima e la fiducia che sempre mi hanno riservato. A tutto il popolo di Dio l’abbraccio fraterno: è stato bello camminare e crescere insieme per imparare ad essere fedeli alle nostre personali vocazioni.

Un pensiero fraterno alle comunità parrocchiali della Concattedrale, di Santa Maria Amalfitana e dei SS. Apostoli Pietro e Paolo, dell’ Unità pastorale di Monopoli che ho servito in questi ultimi anni con la preziosa collaborazione di don Stefano e don Carlo: il seme piantato nella fatica possa essere raccolto quanto prima nella gioia.

Dal momento che non si può dimenticare la madre che genera alla fede e al servizio ministeriale, vi porterò sempre nel mio cuore e nella mia preghiera, riservandovi quella stima fraterna che continuerà a legarci con sentimenti umani e cristiani.

In attesa di venire da voi, cari fratelli e sorelle, nella bella Terra di Basilicata che in tante circostanze ho avuto modo di frequentare per l’amicizia che mi lega ad alcuni fratelli presbiteri, mi affido e vi affido alla Vergine Immacolata e ai nostri Santi Patroni Potito e Pancrazio.

A tutti giunga il mio saluto e la benedizione nel Signore.

   Monopoli, 7 dicembre 2016

                                                                                                  don Giovanni Intini

                                                                                           Vescovo eletto di Tricarico