Il saluto del sindaco di Conversano a Mons. Favale

Benvenuto tra noi Vescovo Giuseppe, benvenuto nostro Pastore nella grande comunità della Diocesi di Conversano-Monopoli.

Oggi, mi è indegnamente concesso l’onore di porgerLe a nome degli 11 comuni della Diocesi e a nome di tutte le autorità civili presenti, il saluto affettuoso di tutta la comunità cristiana. Il calore di questa accoglienza Le fa comprendere e toccare con mano quanto grande sia l’attesa, quanto intensa sia la speranza, quanto concreta sia la voglia di averla e di accoglierla oggi tra noi, donne e uomini di questa terra. Lei non viene da lontano, dunque ha già una buona conoscenza del nostro territorio e delle sue caratteristiche e peculiarità. Questo territorio spazia tra il mare meraviglioso delle nostre cittadine costiere, sino alla ricca e laboriosa civiltà contadina ed industriale delle splendide realtà collinari. Il nostro popolo, da sempre, ha fondato le proprie radici sulla cristianità e da sempre ha legato la propria crescita alla cultura del lavoro. Oggi tutte le nostre comunità cittadine sono impegnate in una fase evolutiva complessa. Una fase che, pur non prescindendo dalle conseguenze inevitabili della forte crisi economica che ha afflitto l’intera nostra

Nazione nell’ultimo decennio, vede le nostre realtà ACCRESCERE la cultura del rispetto dei valori, del rispetto dell’ambiente, CREDERE finalmente in strategie di territorio che guardano oltre i confini dei singoli comuni o campanili, creando così moderne sinergie tese allo sviluppo di una sana economia. Si è scelto di puntare sulla risorsa “pulita” del turismo che significa contestualmente: accoglienza, cura del decoro urbano, miglioramento dei servizi offerti, maggior fruibilità e valorizzazione massima dei luoghi attrattivi. Mi riferisco alle bellezze naturali e paesaggistiche ed al patrimonio artistico culturale ed inoltre alla rinascita di una moderna agricoltura che intreccia la propria storia travagliata con importanti realtà commerciali e nuove industrie alimentari. Le aziende artigianali, manifatturiere e tecnologiche resistono e si ammodernano tra tante difficoltà e sacrifici. Tutte le realtà dell’economia locale meritano grande attenzione e considerazione specie in funzione del mantenimento e della creazione di quei posti di lavoro, quel lavoro che per i nostri giovani e meno giovani significa conservare la propria DIGNITA’. Inoltre le nostre Città possono affermare con orgoglio di aver integrato nel proprio tessuto sociale la stragrande maggioranza dei fratelli giunti tra noi da paesi stranieri. In questo contesto la Chiesa ha svolto, svolge e deve in futuro ancor di più svolgere un ruolo fondamentale sia in qualità di “ammortizzatore sociale”, ma soprattutto in veste di punto di riferimento e strumento di diffusione e divulgazione della cultura della bellezza e dei valori veri

della vita e della convivenza. Questa terra così viva, tenace, virtuosa e vogliosa di crescere, oggi La accoglie in qualità di proprio pastore, desiderosa di conoscere il suo insegnamento, di seguire il

suo esempio, di condividere con Lei le proprie emozioni ed esperienze esaltando le virtù e moderando le proprie debolezze con un solo scopo: fare sempre meglio!

Oggi noi rappresentanti della società civile, siamo qui riuniti al Suo cospetto per festeggiare il Suo ingresso in diocesi e la Sua “presa di possesso”.. e così LE CHIEDIAMO di vivere la sua esperienza IN MEZZO A NOI, tra la nostra gente, di farlo con la sapienza e la tenacia di un pastore, di trasmettere la Sua saggezza ed il suo esempio a tutti noi, ma in particolar modo ai nostri giovani.

Essi sono tanti, sono entusiasti, hanno bisogno di stimoli, di emozioni, di esempi e riferimenti di vita. Allo stesso tempo, consapevoli del peso delle richieste testè esplicitate, sappiamo che non possiamo lasciare solo a Lei ed alla Chiesa questa responsabilità. Per questo prendiamo anche noi degli IMPEGNI… ossia di starLe accanto, di svolgere ognuno il proprio ruolo con senso di responsabilità, con senso del dovere ed onestà e di perseguire il progresso di questo territorio dando priorità alla scuola, alla cultura, all’ambiente prestando la nostra opera esclusivamente come SERVIZIO senza mai dimenticare i deboli ed i bisognosi. Per concludere Le AUGURIAMO che il Signore Le dia la FORZA e L’ENERGIA di affrontare l’importante compito cui è stato chiamato, Le conceda L’UMILTÀ e la costanza che sono proprie degli uomini più grandi ed esemplari di questa terra e Le doni la tolleranza e la pazienza per perdonare e comprendere la presunzione e l’ambizione di tutti quelli che, in mezzo a noi, proprio non potranno fare a meno di affligerLa con le proprie umane debolezze. Con la gioia nel cuore e con l’amore e con l’emozione di un giorno che resterà indelebile nella storia della nostra vita e delle nostre undici comunità, Le DICO ancora:

BENVENUTO VESCOVO GIUSEPPE!

 

Giuseppe Lovascio
Sindaco di Conversano